23° Trofeo "Maria SS. degli Ammalati"- Misterbianco (CT) - 2008

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                 Photo©Salvatore Torregrossa

Per il secondo anno consecutivo un etiope ha tagliato da trionfatore il traguardo del Trofeo podistico Internazionale "Maria SS. degli Ammalati" di Misterbianco. Una corsa stregata per gli azzurri, solo sei gli italiani vincitori in ventitrè edizioni. Dereje Tadesse Girma succede così al suo connazionale Bikila Demma Daba, che vinse qui da diciottenne…di dubbia anagrafe. L’albo d’oro della gara rispecchia quello che è accaduto nell’atletica mondiale negli ultimi vent’anni: l’ascesa dell’Africa, in particolare il Kenya e l’Etiopia che si sono impadroniti delle fortezze europee di una volta come il mezzofondo e fondo. L’ondata africana  ha quasi sommerso l’Europa, attenuando l’interesse del Vecchio Continente su queste distanze. Il Kenya ha regnato sovrano dal 1996 al 2005 e quasi si è vissuto in un’atmosfera da “Great Rift Valley” in questi dieci anni a Misterbianco.

La resurrezione a nuova vita della podistica, organizzata dall’Associazione Atletica Misterbianco di Santo Spina e Santo Baudo, è avvenuta appunto nel 1996, quando fu ricucito il filo amaramente spezzatosi dopo dieci edizioni di grido dal 1977 al 1986, anno questo in cui vinse l’ultimo italiano, il siepista milanese Franco Boffi. Una digressione è da considerare la vittoria del biondo ucraino Sergiy Lebid, il leone d’inverno, nel 2006 e ora da due anni sul trono l’Etiopia, una miniera inesauribile di talenti.

Misterbianco deve il suo nome a un antico monastero di monaci dal saio bianco, Monasterium Album, attorno al quale nel 1642 si sviluppò un agglomerato rurale. Il comune, coperto dalle lave dell’Etna nell’eruzione disastrosa del 1669, fu ricostruito interamente. La cittadina alle porte di Catania, da antico casale, è diventata il crocevia dell’economia catanese, il più grande centro commerciale del Sud dopo Napoli con più di mille aziende e oltre diecimila addetti, i suoi abitanti sono cresciuti dai 18.000 degli anni Sessanta agli attuali 49.000.

Illustri testimonial della manifestazione sono stati due protagonisti dei Giochi Olimpici di Pechino, l’altoatesino Alex Schwazer, medaglia d’oro nella 50 km di marcia, e il siciliano Antonio Scaduto, bronzo della canoa. I due campioni prima della partenza della gara sono stati stretti d’assedio dai fan, giovani e meno giovani, a caccia dell’autografo. Al momento del via il sindaco di Misterbianco Ninella Caruso cede volentieri il compito di starter all’olimpionico Schwazer, che in precedenza aveva improvvisato pure un duetto con lo speaker Riccardo Ingallina.

Una gran folla ha assiepato i “Quattro Canti” e i 44 atleti partiti hanno dato spettacolo sui tredici giri di un circuito di 770 metri, da percorrere per la distanza totale di km 10,010. Il pisano Daniele Meucci (Esercito) è il favorito con il pettorale numero 1, l’incognita è Dereje Tadesse Girma, alla sua seconda gara in Italia, capace di correre ad Addis Abeba (2600 metri d’altitudine) la maratonina in 1.01’50” e i 10.000 metri in 28’54”. L’etiope aveva gareggiato alla 7a CorriBianco (Reggio Calabria) il 27 luglio, finendo terzo proprio dietro Meucci e Benson Barus.

Il gruppone si riduce a sei unità al sesto passaggio: il bellunese Saïd Boudalia (Atl. Dolomiti Belluno) d’origine marocchina, Rachid Kisri di Khourigba in Marocco, Tadesse, Meucci, Ruggero Pertile, reduce dal 15° posto nella maratona olimpica di Pechino, il carabiniere Alberico Di Cecco, e a quattro metri il keniano Kipsang Biwott Zagayo. Continua la selezione e nella settima tornata si staccano Pertile e Di Cecco. Nessuna variazione sino al decimo giro, quando anche Boudalia perde terreno e a rimanere in testa sono Kisri, Tadesse e Meucci. Altri due passaggi identici con il tifo dei misterbianchesi tutto per l’azzurro - la sua vittoria colmerebbe una lacuna durata dodici anni - dalla ripresa della podistica nel 1996. Nulla da fare, poco dopo l’inizio dell’ultimo giro, nella salita Dereje Tadesse Girma di forza si allontana dall’avversario e segna all’arrivo 30’32”. Il bravo Daniele Meucci chiude in 30’40”, ripetendo il secondo posto del 2007 e vincendo il Memorial “Maria Caruso” come primo italiano, a completare il podio Kisri in 30’47”, davanti agli azzurri Di Cecco e Pertile.

Il modicano Lorenzo Cannata (Aeronautica), giunto ottavo, si aggiudica l’8° Memorial “Luigi Zarcone”, come primo dei siciliani, in ricordo dell’indimenticabile campione di Villabate, scomparso nel 2001, che avrebbe compiuto 51 anni il 18 giugno, affermatosi su queste strade tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli Ottanta. Tra i siciliani secondo il palermitano Filippo Lo Piccolo e terzo lo junior azzurro Giovanni Fortino dell’Atl. Libertas Scicli. A seguire Enzo Copia, Salvatore Nicosia, Geri Interrante, Modica e Rosario Daidone. Nicosia, 45 anni, rimane una delle più belle figure in assoluto dell’atletica catanese, pensate l’ultima sua apparizione a Misterbianco risale al…1982, allora 19enne con la Libertas Catania - poi si trasferirà a Ostia con le Fiamme Gialle - si piazzò secondo dietro l’australiano Robert McDonald, terzo Luigi Zarcone e poco più di tre mesi prima, nel maggio 1982 a Firenze, aveva stabilito il primato europeo juniores dei 10.000 metri in 28’35”02.

Bel capitolo a parte le gare giovanili, tra gli esordienti si sono imposti Emanuele Puglisi (Atl. Misterbianco), Marilena Lo Cicero (Marathon Club Biancavilla), Alessandro Strano (Atl. Catania), Stefania Spampinato (Atl. Catania) e Matilde D’Olica. Tra le ragazze ha vinto Martina D’Olica (Virtus Acireale) e Giovanni Arena (Atl. Acireale Sport Club) tra i ragazzi. Primi nella prova delle cadette Giusy Galvagno (Marathon Club Biancavilla), in quella dei cadetti Gaetano Manduca (Atl. Lib. Scicli) e l’allievo Simone Di Franco (C.A. San Pietro Clarenza).

                                                                                                          Michelangelo Granata

Classifica

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