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Torregrossa
Per il secondo
anno consecutivo un etiope ha tagliato da trionfatore il traguardo del Trofeo
podistico Internazionale "Maria SS. degli Ammalati" di Misterbianco.
Una corsa stregata per gli azzurri, solo sei gli italiani vincitori in ventitrè
edizioni. Dereje Tadesse Girma succede così al suo connazionale Bikila
Demma Daba, che vinse qui da diciottenne…di dubbia anagrafe. L’albo d’oro
della gara rispecchia quello che è accaduto nell’atletica mondiale negli ultimi
vent’anni: l’ascesa dell’Africa, in particolare il Kenya e l’Etiopia che si sono
impadroniti delle fortezze europee di una volta come il mezzofondo e fondo.
L’ondata africana ha quasi sommerso l’Europa, attenuando l’interesse del
Vecchio Continente su queste distanze. Il
Kenya ha regnato sovrano dal 1996 al 2005 e quasi si è vissuto in un’atmosfera
da “Great Rift Valley” in questi dieci anni a Misterbianco.
La resurrezione a nuova vita della podistica, organizzata dall’Associazione
Atletica Misterbianco di Santo Spina e Santo Baudo, è avvenuta
appunto nel 1996, quando fu ricucito il filo amaramente spezzatosi dopo dieci
edizioni di grido dal 1977 al 1986, anno questo in cui vinse l’ultimo italiano,
il siepista milanese Franco Boffi. Una digressione è da considerare la
vittoria del biondo ucraino Sergiy Lebid, il leone d’inverno, nel 2006 e
ora da due anni sul trono l’Etiopia, una miniera inesauribile di talenti.
Misterbianco deve il suo nome a un antico monastero di monaci dal saio bianco,
Monasterium Album, attorno al quale nel 1642 si sviluppò un agglomerato
rurale. Il comune, coperto dalle lave dell’Etna nell’eruzione disastrosa del
1669, fu ricostruito interamente. La cittadina alle porte di Catania, da antico
casale, è diventata il crocevia dell’economia catanese, il più grande centro
commerciale del Sud dopo Napoli con più di mille aziende e oltre diecimila
addetti, i suoi abitanti sono cresciuti dai 18.000 degli anni Sessanta agli
attuali 49.000.
Illustri
testimonial della manifestazione sono stati due protagonisti dei Giochi Olimpici
di Pechino, l’altoatesino Alex Schwazer, medaglia d’oro nella 50 km di
marcia, e il siciliano Antonio Scaduto, bronzo della canoa. I due
campioni prima della partenza della gara sono stati stretti d’assedio dai fan,
giovani e meno giovani, a caccia dell’autografo. Al momento del via il sindaco
di Misterbianco Ninella Caruso cede volentieri il compito di starter
all’olimpionico Schwazer, che in precedenza aveva improvvisato pure un
duetto con lo speaker Riccardo Ingallina.
Una gran folla
ha assiepato i “Quattro Canti” e i 44 atleti partiti hanno dato spettacolo sui
tredici giri di un circuito di 770 metri, da percorrere per la distanza totale
di km 10,010. Il pisano Daniele Meucci (Esercito) è il favorito con il
pettorale numero 1, l’incognita è Dereje Tadesse Girma, alla sua seconda
gara in Italia, capace di correre ad Addis Abeba (2600 metri d’altitudine) la
maratonina in 1.01’50” e i 10.000 metri in 28’54”. L’etiope aveva gareggiato
alla 7a CorriBianco (Reggio Calabria) il 27 luglio, finendo
terzo proprio dietro Meucci e Benson Barus.
Il gruppone si
riduce a sei unità al sesto passaggio: il bellunese Saïd
Boudalia (Atl. Dolomiti Belluno) d’origine marocchina, Rachid Kisri
di Khourigba in Marocco, Tadesse, Meucci, Ruggero Pertile,
reduce dal 15° posto nella maratona olimpica di Pechino, il carabiniere
Alberico Di Cecco, e a quattro metri il keniano Kipsang Biwott
Zagayo. Continua la selezione e nella settima tornata si staccano Pertile
e Di Cecco. Nessuna variazione sino al decimo giro, quando anche Boudalia
perde terreno e a rimanere in testa sono Kisri, Tadesse e
Meucci. Altri due passaggi identici con il tifo dei misterbianchesi tutto
per l’azzurro - la sua vittoria colmerebbe una lacuna durata dodici anni - dalla
ripresa della podistica nel 1996. Nulla da fare, poco dopo l’inizio dell’ultimo
giro, nella salita Dereje Tadesse Girma di forza si allontana
dall’avversario e segna all’arrivo 30’32”. Il bravo Daniele Meucci
chiude in 30’40”, ripetendo il secondo posto del 2007 e vincendo il Memorial
“Maria Caruso” come primo italiano, a completare il podio Kisri in
30’47”, davanti agli azzurri Di Cecco e Pertile.
Il modicano Lorenzo Cannata (Aeronautica), giunto ottavo, si
aggiudica l’8° Memorial “Luigi Zarcone”, come primo dei siciliani, in ricordo
dell’indimenticabile campione di Villabate, scomparso nel 2001, che avrebbe
compiuto 51 anni il 18 giugno, affermatosi su queste strade tra la fine degli
anni Settanta e l'inizio degli Ottanta. Tra i siciliani secondo il palermitano
Filippo Lo Piccolo e terzo lo junior azzurro Giovanni Fortino
dell’Atl. Libertas Scicli. A seguire Enzo Copia, Salvatore Nicosia,
Geri Interrante, Modica e Rosario Daidone. Nicosia,
45 anni, rimane una delle più belle figure in assoluto dell’atletica catanese,
pensate l’ultima sua apparizione a Misterbianco risale al…1982, allora 19enne
con la Libertas Catania - poi si trasferirà a Ostia con le Fiamme Gialle - si
piazzò secondo dietro l’australiano Robert McDonald, terzo Luigi
Zarcone e poco più di tre mesi prima, nel maggio 1982 a Firenze, aveva
stabilito il primato europeo juniores dei 10.000 metri in 28’35”02.
Bel capitolo a
parte le gare giovanili, tra gli esordienti si sono imposti Emanuele Puglisi
(Atl. Misterbianco), Marilena Lo Cicero (Marathon Club Biancavilla),
Alessandro Strano (Atl. Catania), Stefania Spampinato (Atl. Catania)
e Matilde D’Olica. Tra le ragazze ha vinto Martina D’Olica (Virtus
Acireale) e Giovanni Arena (Atl. Acireale Sport Club) tra i ragazzi.
Primi nella prova delle cadette Giusy Galvagno (Marathon Club Biancavilla),
in quella dei cadetti Gaetano Manduca (Atl. Lib. Scicli) e l’allievo
Simone Di Franco (C.A. San Pietro Clarenza).
Michelangelo Granata |