L'undicesima edizione della "Maratonina di Sicilia" ha
chiuso, anche quest'anno, la stagione del Grand Prix regionale dedicato alla
"mezza" distanza. Circa 500 atleti partecipanti e posizioni ancora incerte
in classifica generale, sia individuale che di società, hanno alimentato
l'interesse per questa competizione, organizzata dal G.S.D. Atletica Mazara
sul circuito che attraversa parte del centro storico per poi distendersi su
un bel tratto del lungomare cittadino.
Abbiamo seguito gli atleti in diversi punti del percorso e ne
abbiamo fermato con le immagini lo sforzo agonistico, la grinta, il piacere,
l'allegria di correre come in tante altre occasioni, ma siamo stati
purtroppo testimoni - ancora una volta a Mazara del Vallo - non solo della
pressoché totale indifferenza degli abitanti verso questa competizione che
porta in città, di anno in anno, atleti e accompagnatori provenienti da
tutte le parti della nostra Isola, ma anche di una serie di veri e propri
atti di inciviltà. Come definire altrimenti la prepotenza e le minacce di
coloro che con le proprie auto si sono introdotti sul percorso di gara -
regolarmente delimitato e chiuso al traffico con un'ordinanza municipale -
incuranti della presenza e delle raccomandazioni dei volontari della
protezione civile dislocati nei punti "strategici" del tracciato?
Gli operatori locali dell'AEOP si sono trovati più volte in
difficoltà - sotto i
nostri occhi - di fronte all'ottusa arroganza di
quanti pretendono che le regole e i limiti valgano per qualcun altro e non
per tutti, e almeno uno di questi volontari ci ha riferito di aver subito
percosse da parte dell'automobilista "inferocito" di turno.
Ci spiace dover condire quella che sarebbe stata "solo" una
cronaca sportiva con il resoconto di questi episodi: ma il "clima" a Mazara
del Vallo è questo ogni anno e crediamo che comportamenti di tal
genere non possano più essere tollerati, non solo dalle istituzioni locali
competenti (e sono di certo più d'una), ma anche dagli stessi cittadini
mazaresi a cui non difetta civiltà e rispetto per gli altri. Non possiamo
non sottolineare che questo stato di cose - oltre che svilire l'immagine
della città - non premia né agevola l'impegno organizzativo della compagine
locale che ogni anno si spende con tutti i suoi associati per costruire
un'occasione sportiva apprezzabile e interessante.
La gara: subito in testa Adil Lyazali che con il suo
passo ha fatto il vuoto dietro di sé, relegando i migliori tra le categorie
amatoriali al ruolo di inseguitori. Lazzara, Soffietto,
Cicala (poi costretto al ritiro da un fastidio alla schiena), La
Scala, Armata, Falletta, Sessa, Ingargiola hanno potuto lottare
soltanto per difendere o guadagnare posizioni tra loro. L'atleta di origine
marocchina concludeva la sua prova solitaria fermando il cronometro a
1h07'58"; alle sue spalle Giovanni Soffietto (1h11'14") e Filippo
Lazzara (1h11'40"). Per quanto riguarda gli atleti "di casa", in nona
posizione si piazzava Andrea Ingargiola (1h14'06) e in quindicesima
Pippo Pipitone (1h24'28").
Nella gara femminile era Liliana Canzoneri a condurre
fin dall'inizio e a tagliare per prima il traguardo in 1h26'05" davanti a
Maria Fernanda Mirone (1h26'22") e Carla Grimaudo
(1h27'24"). Buoni risultati per le gemelle alcamesi Marianna e
Vitalba La Colla, praticamente indistinguibili, piazzatesi
rispettivamente in prima e quinta posizione nella categoria TF.
A conti fatti, si procedeva alla premiazione assegnando i
titoli regionali individuali e di società. Queste le terne in ambito
maschile: Universitas Palermo, A.S.D. Valle dei Templi Agrigento, G.S.D.
Atletica Mazara del Vallo, mentre in ambito femminile il primato stagionale
è andato alla Barocco Running di Ragusa seguita da Atletica Terrasini e G.S.D.
Cinque Torri Trapani.
Un riconoscimento speciale è stato tributato dalla
società organizzatrice a due atleti mazaresi che hanno portato i colori
della città in giro per il mondo: si tratta di Francesco Ingargiola,
la cui brillante carriera sportiva ci pare superfluo ricordare ai nostri lettori, e di
Federica Cudia, medaglia d'argento nel tennistavolo alle Paralimpiadi di
Pechino.
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